CHI È IL LORO CANDIDATO PRESIDENTE?
Per la presidenza alla regione il “Movimento 5 Stelle” presenta Simone Benini, 49enne di Cesenatico adottato dalla città di Forlì per questioni lavorative, è, infatti, un piccolo imprenditore informatico esperto in reti di protezione dati. È politicamente attivo dal 2003 quando viene invitato ad un dibattito di un’associazione ambientalista. Nel 2013 è entrato nel M5S e dal 2014 riveste l’incarico di portavoce nel consiglio comunale di Forlì. COSA PROPONGONO? il programma elettorale del “Movimento 5 Stelle” si articola su 4 punti principali: sanità, lavoro, ambiente ed infrastrutture. In ambito SANITARIO si ripropongono di implementare la sanità pubblica, l’efficienza nei pronto soccorsi e attuare politiche di prevenzione per combattere le dipendenze. Come molti altri partiti si impegneranno a riaprire i punti nascite, e a finanziare, inoltre, progetti con lo scopo di rendere gli ospedali più ecosostenibili. Altro punto d’interesse in questo ambito è la tutela degli infermieri e l’apertura di un piano regionale per la gestione dei pazienti affetti da malattie croniche. Infine, con lo scopo di eliminare le disuguaglianze sociali, propongono di eliminare le barriere architettoniche per i cittadini diversamente abili e creare istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS). Sul piano LAVORATIVO propongono progetti di riconversione ecologica e tecnologica industriale e di incrementare i controlli anti-frodi industriali. Con il progetto “orgoglio Emilia-Romagna” si impegnano a finanziare l’agricoltura con lo scopo di renderla più sociale mediante cooperative. Per quanto riguarda la città, inoltre, si ripropongono di rilanciare i centri storici senza, tuttavia, trascurare le periferie; infine non mancheranno incentivi e sgravi fiscali per le aziende che si impegnano per diventare più ecosostenibili. Nel programma dei “Cinque Stelle”, viene trattato, anche l’AMBIENTE, in particolare si ripropongono di finanziare un piano regionale con lo scopo di incentivare la raccolta differenziata e dunque chiudere molti inceneritori e discariche presenti sul territorio. Cercheranno, inoltre, di ridurre e se possibile eliminare, le piattaforme petrolifere al largo delle coste adriatiche e pianteranno 4 milioni e mezzo di alberi con lo scopo di iniziare un processo di bonifica dell’aria. Infine, verranno finanziati progetti con lo scopo di rendere più efficienti i distributori di acqua pubblica, affinché i cittadini siano incentivati ad eliminare l’utilizzo di bottiglie di plastica, e verranno stanziati fondi a favore di un’agricoltura sostenibile ed incentrata sui prodotti tipici. L’ultimo tema di maggior interesse sono le INFRASTRUTTURE e I TRASPORTI: in primis viene riproposta, come alternativa alla cispadana, una strada a scorrimento veloce, certamente meno invasiva dal punto di vista ambientale e visivo. Infine propongono incentivi per una mobilità più sostenibile mediante l’incremento dei km di piste ciclabili e sgravi fiscali per i cittadini che preferiranno un mezzo di trasporto elettrico a discapito di altri alimentati da forme energetiche meno eco-sostenibili. sitografia: Simone Benini
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